Il New York Times ha pubblicato la sua classifica dei “52 Places for a Changed World”, i 52 luoghi per un mondo diverso. E, a sorpresa, ne ha inseriti tre italiani.
Le città italiane tra i 52 luoghi per un mondo diverso
A dominare la classifica dei 52 luoghi per un mondo diverso è Chioggia. Che, soprannominata “la piccola Venezia”, è in realtà più antica della sua nota vicina. Ed è decisamente meno affollata. Amata prevalentemente dai turisti italiani e tedeschi, è ricca di bellezze architettoniche e di spiagge family-friendly (basta andare a Sottomarina di Chioggia). La città, che ha mantenuto inalterata la sua atmosfera marinaia, è perfetta da esplorare in bicicletta. Prima di fermarsi in una delle sue trattorie, per gustare specialità a base di radicchio. In lista anche Courmayeur, popolare destinazione sciistica ai piedi del Monte Bianco. Perché rientra tra i 52 luoghi per un mondo diverso? Per i suoi sforzi di conservazione, cominciati ben prima che si iniziasse a parlare di “overtourism”. Le sue valli, Val Veny e Val Ferret, hanno limitato gli accessi anni fa consentendo – durante l’estate – l’ingresso ad un numero limitato di auto. La funivia che raggiunge il Monte Bianco, poi, viene alimentata con fonte rinnovabili.
Infine, ecco anche Napoli. Perché? Per come i suoi abitanti si sono rimboccati le maniche, per affrontare un futuro precario. Senza interventi, la città (estremamente popolata) soffrirebbe 55 giorni di caldo estremo entro il 2049 e 93 entro il 2081. Così, un gruppo di residenti del quartiere San Giovanni a Teduccio, ha costituito una società che porta energia gratuita pulita alle famiglie che vivono sotto la soglia di povertà installando 166 pannelli solari. Inoltre, sono sempre di più gli itinerari a piedi proposti ai turisti. Per scoprire la città in modo pulito, e per viverla a pieno.
3 commenti su ““52 luoghi per un mondo diverso”, tre sono italiani”
Begli esempi davvero!
Complimenti! 🇮🇹
Bravo!