Fotografati insieme, seduti vicini, per progettare a quattro mani il nuovo centro di chirurgia pediatrica di Emergency a Entebbe, in Uganda. Fin dall’inizio era stato pensato per essere “scandalosamente bello”. E che questo pensiero venisse da due grandi italiani come Gino Strada e Renzo Piano, la dice lunga sul significato di “scandalosamente bello”. Il fondatore di Emergency, recentemente scomparso, aveva detto e oggi avrebbe ripetuto: “Lo abbiamo definito ‘scandalosamente bello’ nel senso che lo scandalo nasce in contrapposizione ad una tendenza in voga anche nel mondo degli aiuti umanitari: la logica del ‘meglio che niente’. Così non va bene”. Invece “Dobbiamo portare loro qualcosa che non osano neppure sognare ma che è solamente quello che vorremmo per noi”. Dove salute e sanità vanno intese come benessere complessivo della persona.
In una mostra a Venezia il racconto del nuovo ospedale di Entebbe aperto lo scorso aprile
Questo ospedale “scandalosamente bello” si mostra in tutta la sua bellezza, è proprio il caso di dirlo, in una mostra dedicata e allestita nella sede veneziana di Emergency. Un allestimento che racconta la progettazione, la costruzione e l’attività del centro aperto lo scorso aprile in Uganda. Voluto da Gino Strada e progettato da Renzo Piano nel massimo rispetto della sostenibilità ambientale.
La muratura è stata realizzata con una pratica antica, tipica del luogo, che si basa sull’utilizzo della terra cruda. Questa tecnica facilita la termoregolazione dell’edificio, evitando la dispersione del caldo e del freddo. Inoltre, l’ospedale è agganciato non solo alla rete elettrica nazionale ma soprattutto a un proprio impianto di 2500 pannelli fotovoltaici per utilizzare al massimo le dodici ore di luce e sette ore di sole quotidiane, costanti per tutto l’anno.
Un centro di eccellenza pediatrica dove salute e sanità camminano insieme per il benessere complessivo dei bambini
Sul piano sanitario, obiettivo del nuovo ospedale è fornire cure chirurgiche pediatriche gratuite e di qualità in un Paese in cui circa la metà della popolazione ha meno di quindici anni. E dove la mortalità infantile sotto i cinque anni è di 49 morti su mille nati. Su una popolazione di 10 mila abitanti, il 20 per cento dei bambini necessità di cure, e nel Paese ci sono solo 4 chirurghi specializzati. Per questo uno degli obiettivi è anche la formazione del personale locale.
“Come dice Gino – ha spiegato Renzo Piano – Condividere i migliori risultati che abbiamo raggiunto è un nostro dovere. Che si tratti di medicina, di chirurgia, di architettura”. Ecco perché ‘scandalosamente bello’, che è la definizione del centro voluto da Gino Strada e anche il titolo della mostra. Significativa e toccante. Un viaggio che racconta di spazi e di uomini, in un bellissimo ospedale immerso nella natura, sulla sponda del Lago Vittoria a 1200 metri di altitudine. Accompagnano il percorso espositivo le parole registrate di Gino Strada, comunque presente con la sua voce profonda e inconfondibile.
Una persona al minuto, 25 anni+2 di attività di Emergency in 19 Paesi di tutto il mondo
Emergency non è però solo il centro medico di Entebbe ma una ONG che nel 2019 ha compiuto i 25 anni di attività fornendo cure medico-chirurgiche alle vittime delle guerre in tutto il mondo. All’insegna, è questa è la motivazione principale che sta alla base di tanto impegno a favore degli altri, di una cultura della pace. All’inizio del 2020 la mostra allestita da Emergency a Venezia per ricordare questi 25 anni era praticamente pronta, poi è arrivato il Covid. Ora, con un ritardo di quasi due anni, si è aperta “due minuti. Atlante storico di Emergency”. Due minuti perché, due anni fa, in media ogni due minuti Emergency curava una persona. In realtà oggi l’ONG non cura più una persona ogni due minuti, ma una ogni minuto.
L’Atlante storico di Emergency è invece il risultato di un percorso didattico sviluppato nel laboratorio di design della comunicazione del corso di laurea magistrale in Design Iuav, l’Università di Architettura di Venezia. Coordinati da Luciano Perondi, Simona Morini e Paola Fortuna tanti studenti molto motivati e ricchi di passione hanno realizzato una serie di atlanti storici in forma di libri, giochi da tavolo, siti web per raccontare i 25 anni di Emergency in una mostra interattiva che è stata interamente realizzata con materiali poveri, di recupero o riciclati. E il libro “due minuti. Atlante Storico di Emergency” ha vinto nel 2020 il Silver Award nella sezione Editorial dell’IIID Award, il premio che l’Istituto Internazionale per l’Information Design attribuisce ogni tre anni alle eccellenze a livello internazionale.
Gli allestimenti, fino al 10 gennaio, sono aperti nelle sede veneziana di Emergency alla Giudecca. Visite dal lunedì al giovedì dalle 11 alle 17, il venerdì dalle 11 alle 16. Altri giorni si possono concordare scrivendo a infovenice@emergency.it
(crediti foto in evidenza: Umberto Ferro)
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