Le api. Molti di noi le considerano fastidiose, ma soprattutto pericolose per via delle loro dolorose punture. Tuttavia questi piccoli insetti gialloneri sono delle colonne portanti per l’ecosistema planetario. Una loro estinzione causerebbe infatti, secondo esperti, una reazione a catena che porterebbe alla scomparsa di altre forme di vita. Tra cui l’uomo. Ma da oggi questi insetti potranno contare sul 3Bee, un’invenzione del giovane Riccardo Balzaretti.
3Bee: l’alveare 3.0 salva api
L’idea di Riccardo Balzaretti era quella di realizzare un’arnia dove monitorare costantemente le api con strumenti all’avanguardia. Seguire passo dopo passo la produzione di miele e curare le piccole operaie al suo interno in caso di avversità. E 3Bee è proprio questo: un alveare hi-tech dalle molteplici funzioni.
Il funzionamento di 3Bee è relativamente semplice. Diversi sensori rileveranno una serie di informazioni utili a capire lo stato di salute dell’intero alveare. Queste informazioni potranno essere condivise da scienziati, apicoltori e chiunque voglia proteggere le api. In questo modo sarà possibile garantire l’incolumità dell’alveare e della sua produzione.
Il progetto di Balzaretti, realizzato con la collaborazione di Niccolò Calandri ed Elia Nipoti, vedrà luce a dicembre con una campagna di crowdfunding, ma ha già catturato l’attenzione di molti. La Barilla Center for Food & Nutrition Foundation ha inserito infatti 3Bee tra le migliori 10 idee al mondo sul cibo e sostenibilità.
L’importanza delle api
Ma perché 3Bee è così importante? Perché salvaguarda una specie a rischio come le api. Negli ultimi decenni, a causa dell’inquinamento, queste piccole operaie stanno lentamente scomparendo. Solo in Italia la produzione di miele è calata del 50% negli ultimi 20 anni, mentre in Cina il 95% delle api sono scomparse a seguito del boom economico (e quindi industriale).
A differenza di quanto si possa pensare, la funzione delle api non è solo quella di produrre dolce miele. Il processo di impollinazione garantisce la riproduzione di oltre l’80% delle specie vegetali. La biodiversità in natura dipende quindi dall’attività delle api. Basti pensare che il loro operato, secondo stime, rende al mondo agricolo una cifra vicina ai 22 miliardi di euro. Lo stesso mondo che le sta lentamente uccidendo a causa dei vari insetticidi utilizzati.
Non resta allora che sperare nel lavoro degli scienziati come Balzaretti e il 3Bee, l’alveare hi-tech.