1/11/1897, nasce la Juve: da un liceo di Torino al tetto del mondo

Che la si odi o la si ami, non si può negare quanto la Juventus, società ultracentenaria di calcio con sede a Torino, sia uno dei più grandi vanti sportivi del nostro Paese. Vincitrice di 37 titoli nazionali, due Champions e due Coppe Intercontinentali, è sicuramente tra i club più prestigiosi e seguiti al mondo. Pensare che tutto nacque dall’idea di un gruppo di liceali torinesi, al tramonto del XIX secolo…

La nascita della Juventus e il contributo dei fratelli Canfari

Ed è nel cuore del centro storico di Torino, su una panchina di Corso Re Umberto, che nasce la gloriosa storia della Juventus. Panchina su cui erano soliti incontrarsi alcuni studenti del liceo Massimo D’Azeglio con la passione del football. I liceali, passionali e sognatori, erano alla ricerca di un’idea, di un progetto, che potesse accomunarli sotto un’unica sigla, un unico nome. Quest’idea poteva essere collegata solo a quello sport affascinante che veniva dall’Inghilterra, patria indiscussa della sfera di cuoio cucita.

Sport-Club Juventus nel 1897
La prima fotografia della squadra nel 1897. Fonte: Wikipedia

Fu così che il 1 novembre del 1897 nacque una nuova realtà sportiva, che prese il nome latineggiante di Sport-Club Juventus, quantomai appropriato vista la sua creazione da parte di fondatori giovanissimi. Fondatori tra i quali vi erano i fratelli Eugenio ed Enrico Canfari, i primi veri genitori del club bianconero. Enrico, in particolare, mise a disposizione la sua officina di biciclette come sede del Football Club. Proprio qui, infatti, si tenne la prima riunione per decidere la cifra di associazione per favorire l’esistenza della Juventus. Alla fine i primi soci furono una quindicina e decisero di investire sei lire al mese.

L’inizio di una storia gloriosa e vincente

E fu il fratello di Enrico, Eugenio Canfari, il primo presidente della Juventus. Dopo un anno, però, arrivo già il momento di Enrico, che si prodigò moltissimo per organizzare le prime partite e trovare le prime divise da gioco. Il neopresidente, però, poté godersi poco la sua creature. Nel 1915, infatti, Enrico partì volontario per la Prima Guerra Mondiale e trovò la morte in battaglia. Pochi mesi prima aveva contribuito a realizzare Hurrà, il primo giornale a tinte bianconere. Tinte che, però, non furono sempre di questi due colori. A causa dei costi, infatti, le prime divise furono delle camicie economiche di percalle rosa, tessuto che costava soltanto settanta centesimo al metro.

Foto della Juventus campione d'Italia nel 1905
Foto della Juventus campione d’Italia nel 1905. Fonte: Wikipedia

E così i calciatori juventini scesero in campo fino al 1902, con tanto di berretto bianco alla savoiarda, fascia alla cintola, cravatta e pantaloncini neri. Il bianconero nacque quando, una volta logore le divise, Goodley e Savage, i primi stranieri della storia juventina, ordinarono le nuove divise da un commerciante di Nottingham. Ma quest’ultimo, invece di spedire le casacche rosse richieste, spedì i completi del Notts County, che vestiva di bianconero. L’errore inizialmente contrariò i sostenitori, che ben presto, però, cominciarono ad identificarsi con quel binomio che da 122 anni significa vittoria. Sì perché la Juventus vinse il suo primo titolo già nel 1905, otto anni appena dopo la fondazione. E da allora, da oltre cento anni, a Torino (ma i sostenitori bianconeri sono tantissimi in tutta Italia e in tutto il mondo) non si è più persa questa magnifica abitudine.

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